POESIA

Quel Testa..rdo Poeta

. La scomparsa di Pino testa ci priva del decano dei poeti dialettali piazzesi. E’ per noi una perdita ma lo è per l’intera Sicilia . Chi avesse conosciuto Pino Testa solo negli ultimi mesi della sua vita, lo avrebbe creduto un uomo di poche parole, metodico, dedito ai riti della sua giornata. Il basco…

La lanterna magica

. “A ddanterna mag’ca’” (1877) poesia di Remigio Roccella (1829/1916), ispira composizioni che descrivono realtà attuali. A ddanterna, oggetto fantastico, antesignano del cinema…oggi è il nostro smart, posseduto da tutti, affascinante, utilissimo ma anche pieno di condizionamenti… U Natali veru Cösta è a ddanterna mag’ca purtada unna iè iè!’ nan è ciù com a cödda…

A  v’gìlia dî Natàli d’ st’ témp smarrù

Anche Tanino Platania, elegante poeta gallo-italico, canta il suo Natale, raccontando l’occasione mancata di un incontro con Gesù, in un tempo in cui prevalgono altri interessi e soprattutto quelli della tavola e del gioco. Ma Gesù Bambino nasce ed è comunque luce per tutti. . A  v’gìlia dî Natàli d’ st’ témp smarrù D’ mattìngh’,…

U MI  NATALI

Pino Testa, decano dei poeti dialettali piazzesi, ci offre una immagine del Natale sul filo della nostalgia. E’ il tempo della fanciullezza, quando a guardare la vita, erano gli occhi di un bambino, la festa irrompeva come un momento magico. Poi la mente e il cuore si sono, per così dire, disincantati … in una…

Natali è

.  Aria briösa… ch’ russëa ntê facci Boschi ncantàdi cu i rami lum’nadi… Canti ‘nsciurùi nê böcchi dî carusgi, dop mill’anni ch i cant’nu i carruggi! Fö p’ caudìè a tannöra dû puvréu Grat ô boncòr d’ cu ha p’nzàt a iéu. ‘Höi traff’chiat… p’ fè sta tavulada… Ié parr… ma m’ piasgì l’era vutada!…

Dalla parte degli ultimi

. Sesso, consolazione della miseria! Sesso, consolazione della miseria! La puttana è una regina, il suo trono è un rudere, la sua terra un pezzo di merdoso prato, il suo scettro una borsetta di vernice rossa: abbaia nella notte, sporca e feroce come un’antica madre: difende il suo possesso e la sua vita. I magnaccia,…

Le croci nel cuore

Da “Il porto sepolto” 1916 – Giuseppe Ungaretti . San Martino del Carso Valloncello dell’Albero Isolato il 27 agosto 1916 di Giuseppe Ungaretti   Di queste case non è rimasto che qualche brandello di muro Di tanti che mi corrispondevano non è rimasto neppure tanto Ma nel cuore nessuna croce manca E’ il mio cuore…

I “Rrusùghhi” di Pino Testa

Nella ultima opera pubblicata il poeta dialettale piazzese passa in rassegna immagini, pensieri e sentimenti della “Ciazza” degli ultimi novant’anni. . Sono ancora i valori veri: il matrimonio, l’amicizia, la sincerità. Sono ancora “i vecchi tempi”, quelli che oramai appartengono solo al ricordo, i vecchi tempi di una “Ciazza” ordinata, pulita e fastosa, a snodarsi,…

Vösg d’ Ciazza

Protagonista assoluto della serata di sabato scorso, al Circolo di Cultura, è stato un vecchio socio, ormai scomparso da tempo, ma il cui passaggio tra le colonne dell’istituzione piazzese, ha lasciato il segno. Si tratta di Ernesto Caputo, personaggio un po’ leggendario, poeta dialettale, pittore, versato nella musica, grande cacciatore, amico di straripante simpatia, di…

La passione poetica di Ignazio Buttitta

Nessun poeta siciliano è riuscito mai, come lui, a cantare la tragedia di un popolo oppresso. Cuore, cervello e passione nel suono della sua lingua dolcissima. Un poeta indimenticabile! . U RANCURI (discorso ai feudatari) Chi mi cuntati? io u pueta fazzu! C’è aria di timpesta u sacciu, a vidu: u marusu sata i scogghi,…

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